… /parlando dell’esodo/ Però nella mia famiglia, e questa è la seconda gravissima cosa, nella mia famiglia invece, le mie zie materne, tutte due sono andate via. Sono andate via il 13 marzo del 1947 /…/. E io quel giorno me lo ricordo, anche perché ho le foto cosi, ecco. Quel giorno la mia famiglia si spaccò in due e non si è mai più ricongiunta. /…/…Come dire, una famiglia, quando si spacca cosi… Soprattutto per me, che loro mi facevano da mamma, anche la nonna soprattutto, ma anche loro… È una cosa terribile per un bambino perché perde le sue sicurezze, perde i suoi affetti perde. Ecco, questa è la cosa più grave che mi è capitata a me personalmente, è questa. È una ferita che non si è mai rimarginata.
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I diritti c’erano, c’era tutto, però la mia città era cambiata. /…/ Io non so se quella volta mi sentivo straniera in patria, ma dopo sì.
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La gente non vuole rivivere, perché’ sono situazioni dolorose, molto dolorose, di cui non abbiamo colpa. Ma né i Sloveni, né i Croati, ne Italiani. Le cose accadono, la storia e uno e…
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… E questi fasci…il lightmotiv della mia vita da quando sono nata è sempre questa: Italiani-fascisti /…/… e quando uno ti vuole, come dire, toccare e offendere, ti dice fascista.
(anonimo)