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Volevo raccontarle in breve la storia di mio papà e di mia nonna, di madrelingua slovena.

Loro abitavano a Pomjan, nel giugno del 1940 mio nonno Francesco venne richiamato dalla Guardia di Finanza italiana con l’entrata in guerra dell’Italia. Purtroppo lui morì nell’ottobre del 1940 a Postojna lasciando vedova mia nonna e orfano mio papà Antonio. Loro vissero anni molto difficili durante la guerra soprattutto dopo il 1943 con l’arrivo dei tedeschi anche a Pomjan dopo la capitolazione dell’Italia. Finita la guerra, nel 1948 mia nonna venne invitata da un partigiano del posto ad andarsene in quanto il marito era morto con l’Italia ed erano loro a doversene occupare. Mia nonna mai si era occupata di politica. Così lei assieme a mio papà che all’epoca aveva solo 13 anni dovettero lasciare Pomjan e la loro casa con tutti i loro averi per andare a Trieste dove un amico di famiglia aveva trovato loro una sistemazione. Solo nel 1957 ottennero una casa definitiva dall’Opera Profughi di Trieste.
Siccome negli ultimi anni ho fatto una ricerca sulla mia famiglia, tramite l’Archivio Regionale di Koper-Capodistria ho trovato un documento del Comune di Koper-Capodistria del 1976, mai notificato a mio papà, con il quale la parte della loro casa di Pomjan venne espropriata.
Quando mia nonna Valeria (morta nel 2012 a 99 anni) e mio papà Antonio (che oggi ha 88 anni) arrivarono a Trieste nel 1948 fu molto difficile per loro. In particolare mio papà non parlava bene l’italiano in quanto sloveno, in più per diversi anni a Trieste e in Italia c’era un odio profondo dei triestini verso i profughi istriani (italiani o sloveni) che venivano considerati dei privilegiati, dei fascisti e che secondo loro venivano a Trieste per portare via il lavoro ai triestini. Questa situazione durò per tutti gli anni ’50.

Fino all’indipendenza della Slovenia del 1991 mio papà è tornato molto poco in Jugoslavia più che altro per paura della vecchia “Milica”, dove spesso non parlavano neanche lo sloveno. Io invece sono nato a Trieste nel 1970 ma ho una profonda conoscenza delle vicende della mia famiglia. Un mio bisnonno materno, originario di Idrija, venne arrestato a Ljubljana nel 1942 e internato nel campo di concentramento di Gonars (Udine), dove morì di stenti nell’ottobre dello stesso anno.

Alessandro Rasman (Trieste)

Fotografija: Centro di ricerche storiche – Centar za povijesna istraživanja – Središče za zgodovinska raziskovanja

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